lunedì 17 maggio 2010

Mediofondo di Paularo: 16/05/2010

Intense emozioni domenica in Carnia, ma non meno fatica, anche se in parte mitigata dalla splendida cornice alpina che circonda la verdeggiante conca di Paularo. L'indecisione ha serpeggiato fino all'ultimo, ma infine il richiamo di questi posti ha avuto la meglio sul nostro scetticismo iniziale, generato dalla ridotta attività nelle due settimane precedenti, funestate da maltempo impietoso. Fortunatamente le piogge hanno graziato i pochi temerari che domenica 16/05 alle 10 in punto, sferzati dal forte vento, si sono lanciati sulle selettive rampe che rimontano il versante sud del monte Zermula, ove avviene la prima significativa selezione.
nei pressi del traguardo. E' finita? Eh, no, troppo facile! Del resto i km non tornano con quelli dichiarati e infatti, dal paese, si viene indirizzati sulle pendici del monte Tersadia, che accoglie senza troppi complimenti con una salita breve ma tagliagambe, considerata la fatica sinora accumulata. Un bel sentiero porta a rasentare in leggera discesa il greto del torrente Chiarsò, infilandosi poi in un boschetto ricco di cambi di direzione, al termine del quale un'inversione netta ci riporta verso il paese; occorre affrontare l'ultima fatica su terreno poco scorrevole, ascendente ed in battuta di vento, ma oramai è quasi fatta! Una volta tornati sulla rotabile che attraversa il centro è questione di poco guadagnare il sospirato arrivo, in preda alla stanchezza ma molto soddisfatti per aver portato a termine una gara tanto difficile quanto ricca di emozioni, oltre tutto animata dal calore umano di spettatori ed organizzatori, sempre pronti ad incitare tutti i bikers, nessuno escluso. Confluiti nella carrareccia per castel Valdajer si digrada nuovamente, stavolta su mulattiera veloce (ma insidiosa poichè smossa), quindi su sentiero molto più tecnico del precedente. Da Murzalis un'altra intensa risalita ci porta a Ligosullo, da cui inizia un lungo traverso con saliscendi, poi seguito da un'altra picchiata, la quale termina ingannevolmente a Paularo,
Ad ascesa conclusa, una bella traversata in falsopiano conduce nei pressi di malga Zermula, da cui prende il via la ripidissima picchiata per pian di Zermula, ove attende la sorpresa: una bellissima serpentina su single track fino alla passerella sul torrente Chiarsò, oltre la quale si riprende a salire, dapprima su sentiero, poi su pista forestale. La fatica aumenta, complice il raffreddamento dovuto alla discesa, ma le condizioni meteo (cielo coperto da nubi alte) mitigano lo sforzo, visto che il sole non fa capolino, se non sporadicamente.
I complimenti al Carnia Bike sono doverosi e pienamente meritati, così come il ringraziamento alla gente per l'accoglienza riservata.
Arrivederci a presto in questo piccolo angolo di paradiso che è la Carnia!

TRACCIA GPS:


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