venerdì 28 maggio 2010

in rosa

Non ero mai salito sullo Zoncolan appositamente per assistere all'arrivo d'una tappa del Giro. Arrivarci pedalando, indifferentemente dal mezzo utilizzato, è sempre una grande soddisfazione, ma stavolta andava prefigurandosi qualcosa al limite dell'eroico. In sostanza si trattava "solo" di mettere la sveglia ad orari in cui nemmeno i galli osano cantare, alzarsi al volo come una recluta in caserma e preparare tutto alla velocità della luce, oltre che con precisione chirurgica, per non rischiare di perdere un solo minuto; poi, andavano messe in conto altre "inezie" come il viaggio da quasi un'ora e mezza, durante il quale rimuginavo spesso in silenzio sul peso dei nostri zaini, rapportandolo con inquietudine alle caratteristiche della salita che ci attendeva una volta giunti a destinazione, in quel di Villa Santina. Elisabetta pareva aver portato con sè l'occorrente per un reggimento, così non ho potuto fare a meno di prenderla affettuosamente in giro: la tasca di Eta-Betta, come l'ho battezzata, era davvero gonfia fino a scoppiare, ma la nostra determinazione a realizzare l'impresa non veniva certo meno di fronte a simili dettagli.

mercoledì 19 maggio 2010

Casera Val di Lama [MTB]

Casera Val di Lama, 18/05/2010
Ieri sono salito fino a casera Val di Lama, con l'idea di scendere in val Artugna; a Dardago ho girato un pò prima di poter finalmente fermare la macchina, causa cronica mancanza di posti auto, ma anche in conseguenza ai lavori in corso che tormentano il piazzale della chiesa (comunque regolamentato da disco orario, quindi improponibile nei feriali). Visto che altrove non si trovava neanche a morire, mi sono dovuto dirigere sul parcheggio del cimitero, risolvendo così il problema.
Sono montato in sella abbastanza presto, poiché desideravo prenderla con comodo. Le dense nuvole mattutineimpedivano persino di vedere le montagne, nonostante si trovassero proprio di fronte a me.

lunedì 17 maggio 2010

Mediofondo di Paularo: 16/05/2010

Intense emozioni domenica in Carnia, ma non meno fatica, anche se in parte mitigata dalla splendida cornice alpina che circonda la verdeggiante conca di Paularo. L'indecisione ha serpeggiato fino all'ultimo, ma infine il richiamo di questi posti ha avuto la meglio sul nostro scetticismo iniziale, generato dalla ridotta attività nelle due settimane precedenti, funestate da maltempo impietoso. Fortunatamente le piogge hanno graziato i pochi temerari che domenica 16/05 alle 10 in punto, sferzati dal forte vento, si sono lanciati sulle selettive rampe che rimontano il versante sud del monte Zermula, ove avviene la prima significativa selezione.
nei pressi del traguardo. E' finita? Eh, no, troppo facile! Del resto i km non tornano con quelli dichiarati e infatti, dal paese, si viene indirizzati sulle pendici del monte Tersadia, che accoglie senza troppi complimenti con una salita breve ma tagliagambe, considerata la fatica sinora accumulata. Un bel sentiero porta a rasentare in leggera discesa il greto del torrente Chiarsò, infilandosi poi in un boschetto ricco di cambi di direzione, al termine del quale un'inversione netta ci riporta verso il paese; occorre affrontare l'ultima fatica su terreno poco scorrevole, ascendente ed in battuta di vento, ma oramai è quasi fatta! Una volta tornati sulla rotabile che attraversa il centro è questione di poco guadagnare il sospirato arrivo, in preda alla stanchezza ma molto soddisfatti per aver portato a termine una gara tanto difficile quanto ricca di emozioni, oltre tutto animata dal calore umano di spettatori ed organizzatori, sempre pronti ad incitare tutti i bikers, nessuno escluso. Confluiti nella carrareccia per castel Valdajer si digrada nuovamente, stavolta su mulattiera veloce (ma insidiosa poichè smossa), quindi su sentiero molto più tecnico del precedente. Da Murzalis un'altra intensa risalita ci porta a Ligosullo, da cui inizia un lungo traverso con saliscendi, poi seguito da un'altra picchiata, la quale termina ingannevolmente a Paularo,