venerdì 6 agosto 2010

12 ore dei Bastioni 2010

Fare programmi è bello, ma se tutto andasse come da copione, che noia sarebbe?! Questa frase potrebbe bene sintetizzare quanto è avvenuto alla 12 ore dei Bastioni, ma anche in questi ultimi mesi, tutt'altro che avari in fatto di imprevisti e sorprese.
Ma andiamo con ordine.
Una prima edizione è sempre un'incognita; lo si intuisce facilmente pensando ad alcuni aspetti quali il tipo di manifestazione (in FVG le endurance non abbondano di certo), la relativa vicinanza con un'altra gara nello stesso genere (disputatasi solo una settimana prima), ed al periodo scelto (agosto)! La Società organizzatrice (non certo alle prime armi), ha creduto però fortemente in questo evento, che ha visto quale teatro la suggestiva cornice dei Bastioni, appartenenti all'unica cittadella dalla pianta stellata esistente: Palmanova. Tutto questo lasciava ben sperare nella riuscita della manifestazione; la risposta da parte dei bikers è stata contenuta nel numero, ma non nell'entusiasmo. E se fosse stata pubblicizzata di più, questa 12 ore? Chissà... A giudicare dall'entusiasmo generale a fine prova però, suddiviso equamente tra organizzatori e partecipanti, sono certo che non potrà

lunedì 12 luglio 2010

Dolomiti Superbike 2010: fatto il lungo

Anche per me è stata la prima volta con la DSB: tra dubbi ed incognite, pochi Km sulle gambe, scarsa dimestichezza con uscite lunghe (se si esclude qualcosa con la bdc) e qualche acciacco, ammetto che prima della partenza non ero molto convinto. L'idea del corto non mi attraeva, ma non avevo la certezza che il fisico avrebbe retto l'intera prova. Uno stop forzato di 11 giorni, causa fastidi alla schiena, mi aveva infatti costretto ad interrompere le uscite a meno di due settimane dalla gara e -dulcis in fundo- pochi giorni prima della stessa aveva fatto la sua comparsa una forma virale, tuttora in corso, di quelle che ti aspetteresti in ben altra stagione, tanto per essere chiaro... Ma sapevo che si sarebbe trattato soprattutto di una questione mentale: dopo lo stop forzato dei giorni scorsi non mi ero infatti perso d'animo, rimontando subito in sella: quasi 200 Km con 5050 m di salita in 3 uscite su 4 giorni mi rincuoravano parzialmente, facendomi pensare "posso farcela".

lunedì 14 giugno 2010

Roads to madness

Week-end all'insegna del gran caldo, ma ricco di soddisfazioni, nonostante la fatica e le inevitabili scottature!

D'accordo, ora dovremo sacrificare alcune uscite in nome di altra causa (un corpo a zebrature non è certo un bel vedere quindi, ben venga qualche sacrosanto momento di puro relax in riva la mare), ma due uscite come queste ultime le ricorderò a lungo.
Sabato, con mio fratello, 124 Km e 2500m di dislivello tra passi e valli nelle Prealpi Cariche, senzapraticamente incontrare traffico e con ottima protezione fornita dal bosconelle salite, mentre domenica, nonostante le previsioni poco rassicuranti della vigillia (poi rivelatesi errate) ed i dubbi sulla tenuta individuale, altri 77 Km e 1500m di dislivello nella tranquilla e verdeggiante Slovenia, ove con Elisabetta ho affrontato la panoramica salita al Nanos da Podnanos. Rientro soleggiato e ventoso, con le gambe un pò dure ma non al punto di tradirci... Un bellissimo piatto di affettato e formaggio a fine giro ci ha ricordato perchè vale la pena compiere queste follie! Risatona

lunedì 7 giugno 2010

PaularoDay2010

Ieri gran bella giornata sulle Alpi Carniche! Finalmente, dopo tanti mesi di attesa, è arrivata l'estate. Con simili presupposti non potevamo lasciarci sfuggire l'opportunità di salire in quota.
La scelta è caduta sul monte Paularo, oramai divenuto un appuntamento fisso ogni anno.
Sin dalla partenza il sudore ha preso a scendere copioso, non tanto per la salita, quanto per le temperature, nonostante la brezza aiutasse a mitigare gli effetti del caldo. Fortunatamente di acqua se ne trova sempre in abbondanza in questa zona.
La salita si è svolta in tutta tranquillità, grazie anche al fatto che Castel Valdajer non ha ancora aperto i battenti. Le velature ostacolavano un po' la visuale sul panorama circostante, sempre stupendo, ma in compenso lasciavano passare abbondanti le radiazioni solari, come ampiamente dimostrato al rientro dall'osservazione delle parti esposte. C'è stato il tempo per l'incontro con una Vipera aspis, durante una movimentata sosta fotografica nei pressi del lago Dimon (ove le marmotte si sono fatte stavolta solo udire) e per una sosta ristoratrice presso la quota massima, prima di lanciarci nella discesa che ci avrebbe riportato alla base: 750 m di dislivello prima su single track, quindi su ottima mulattiera nel bosco. Peccato per i restanti 570 m di dislivello bruciati su rotabile, dai 1180 m in giù, ma la giornata ha regalato comunque intense emozioni. Appuntamento al prossimo anno con il monte Paularo!

martedì 1 giugno 2010

Venzonassa marathon bike 2010

Anche quest'anno si è rinnovato l'appuntamento con la Venzonassa! Si tratta di una gara lunga e faticosa, considerando la preparazione media individuale in questo periodo, per l'occasione ostacolata pure dal maltempo che ha imperversato nella prima quindicina del mese. Già l'edizione precedente appariva come una bella sfida individuale, di quelle che si vincono anche solo portandole a termine, ma quest'anno le difficoltà sembravano, almeno sulla carta, ancora maggiori, considerando l'estensione del percorso e del dislivello da superare. Ciò nonostante, senza alcuna velleità da classifica, siamo partiti alle 9 in punto, sotto un cielo che non lasciava presagire nulla di buono; infatti, lungo la salita a sella Tacia, la pioggia ha fatto al sua inevitabile comparsa.

venerdì 28 maggio 2010

in rosa

Non ero mai salito sullo Zoncolan appositamente per assistere all'arrivo d'una tappa del Giro. Arrivarci pedalando, indifferentemente dal mezzo utilizzato, è sempre una grande soddisfazione, ma stavolta andava prefigurandosi qualcosa al limite dell'eroico. In sostanza si trattava "solo" di mettere la sveglia ad orari in cui nemmeno i galli osano cantare, alzarsi al volo come una recluta in caserma e preparare tutto alla velocità della luce, oltre che con precisione chirurgica, per non rischiare di perdere un solo minuto; poi, andavano messe in conto altre "inezie" come il viaggio da quasi un'ora e mezza, durante il quale rimuginavo spesso in silenzio sul peso dei nostri zaini, rapportandolo con inquietudine alle caratteristiche della salita che ci attendeva una volta giunti a destinazione, in quel di Villa Santina. Elisabetta pareva aver portato con sè l'occorrente per un reggimento, così non ho potuto fare a meno di prenderla affettuosamente in giro: la tasca di Eta-Betta, come l'ho battezzata, era davvero gonfia fino a scoppiare, ma la nostra determinazione a realizzare l'impresa non veniva certo meno di fronte a simili dettagli.

mercoledì 19 maggio 2010

Casera Val di Lama [MTB]

Casera Val di Lama, 18/05/2010
Ieri sono salito fino a casera Val di Lama, con l'idea di scendere in val Artugna; a Dardago ho girato un pò prima di poter finalmente fermare la macchina, causa cronica mancanza di posti auto, ma anche in conseguenza ai lavori in corso che tormentano il piazzale della chiesa (comunque regolamentato da disco orario, quindi improponibile nei feriali). Visto che altrove non si trovava neanche a morire, mi sono dovuto dirigere sul parcheggio del cimitero, risolvendo così il problema.
Sono montato in sella abbastanza presto, poiché desideravo prenderla con comodo. Le dense nuvole mattutineimpedivano persino di vedere le montagne, nonostante si trovassero proprio di fronte a me.

lunedì 17 maggio 2010

Mediofondo di Paularo: 16/05/2010

Intense emozioni domenica in Carnia, ma non meno fatica, anche se in parte mitigata dalla splendida cornice alpina che circonda la verdeggiante conca di Paularo. L'indecisione ha serpeggiato fino all'ultimo, ma infine il richiamo di questi posti ha avuto la meglio sul nostro scetticismo iniziale, generato dalla ridotta attività nelle due settimane precedenti, funestate da maltempo impietoso. Fortunatamente le piogge hanno graziato i pochi temerari che domenica 16/05 alle 10 in punto, sferzati dal forte vento, si sono lanciati sulle selettive rampe che rimontano il versante sud del monte Zermula, ove avviene la prima significativa selezione.
nei pressi del traguardo. E' finita? Eh, no, troppo facile! Del resto i km non tornano con quelli dichiarati e infatti, dal paese, si viene indirizzati sulle pendici del monte Tersadia, che accoglie senza troppi complimenti con una salita breve ma tagliagambe, considerata la fatica sinora accumulata. Un bel sentiero porta a rasentare in leggera discesa il greto del torrente Chiarsò, infilandosi poi in un boschetto ricco di cambi di direzione, al termine del quale un'inversione netta ci riporta verso il paese; occorre affrontare l'ultima fatica su terreno poco scorrevole, ascendente ed in battuta di vento, ma oramai è quasi fatta! Una volta tornati sulla rotabile che attraversa il centro è questione di poco guadagnare il sospirato arrivo, in preda alla stanchezza ma molto soddisfatti per aver portato a termine una gara tanto difficile quanto ricca di emozioni, oltre tutto animata dal calore umano di spettatori ed organizzatori, sempre pronti ad incitare tutti i bikers, nessuno escluso. Confluiti nella carrareccia per castel Valdajer si digrada nuovamente, stavolta su mulattiera veloce (ma insidiosa poichè smossa), quindi su sentiero molto più tecnico del precedente. Da Murzalis un'altra intensa risalita ci porta a Ligosullo, da cui inizia un lungo traverso con saliscendi, poi seguito da un'altra picchiata, la quale termina ingannevolmente a Paularo,

lunedì 19 aprile 2010

i raccolti primaverili

A volte sembra proprio predestinazione...
Fino alla sera prima non immaginavo quel che avrei fatto nel giorno successivo, anche perchè -almeno in teoria- avrei dovuto trascorrerlo per intero in ufficio. Poi, durante la telefonata serale ad Elisabetta, un pensiero prende forma improvvisamente in me, così -sapendo che lei è in ferie- dico: e se domani approfittassi per andare a funghi? Lei mi chiede se troverebbe qualcosa, ma io -pur sapendo che il momento dovrebbe essere favorevole- non amo sbilanciarmi in previsioni... Con i funghi può essere disastroso! Però qualcosa si è ormai insinuato in me e prosegue a fermentare durante il sonno: questa "inquietudine" fa si che mi svegli presto, accompagnato dalla curiosa sensazione 

sabato 23 gennaio 2010

sulla neve

Domenica mattina la sveglia suona comunque, anche se non c'è molta convinzione.I virus stagionali cospirano contro la bici, ma sappiamo entrambi, già dalla giornata precedente, che i capricci del meteo non concederanno che una breve tregua, un insperato carpe diem festivo (in barba alla famigerata legge di Murphy). Perdere una simile occasione sarebbe un peccato e così, nonostante qualche titubanza, decidiamo di ascendere a piedi il Tajano su un versante inedito. L'idea è suggestiva, ma non abbiamo fatto i conti con la neve! Soprattutto io, ottimisticamente arrivatosul carso dalla pianura friulana con annesso equipaggiamento per pedalare. Meno male che ho portato con me le fide scarpe in goretex, tanto comode quanto gettonate nella stagione invernale.
Prendiamo la macchina e ci avviamo in direzione del valico di Pesek, raggiunto il quale notiamo, non senza sorpresa, come la quantità di neve sia ben superiore alle nostre previsioni.